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Incontro 5

PAESAGGIO E CONSAPEVOLEZZA

(Venerdì 13 dicembre 2019 - ore 14.00-19.00)

 

 

Docenti – Antonio di Gennaro, Antonella Ambrosio, Maria Rosaria Falcone, Antonello Migliozzi, Chiara Fontana

Parole chiave - Paesaggi storici della Campania, Multifunzionalità dei paesaggi rurali, Fotografia come fonte documentale

Obiettivi – Illustrare il ruolo delle competenze e conoscenze del paesaggio come elemento di una cultura civica di base in attuazione del dettato dell'art. 9 della Costituzione. Orientare atteggiamenti e comportamenti di ogni cittadino verso la cura e il miglioramento quotidiano del paesaggio, inteso come ecosistema e come ambiente di vita. La fotografia come fonte documentale utile nell’ambito della metodologia di rilevamento delle componenti del paesaggio.

Ambiti culturali di riferimento – Archivistica, Digital Humanities - Trattamento delle fonti documentali in ambiente digitale, Ecologia Applicata, Ecologia del Paesaggio, Valutazione Ambientale Strategica

Quadro dei contenuti - L’incontro è strutturato in due parti. Nella prima parte il prof. Antonio di Gennaro (Risorsa srl - Dipartimento di Chimica e Biologia – UniSa) illustrerà come la Campania sia in Europa una delle regioni con più elevata diversità paesaggistica, biologica, culturale: dai rilievi appenninici ai vulcani, dai sistemi collinari alle pianure, sino all’articolato sistema costiero e alle isole, il territorio regionale si presenta come un mosaico paesaggistico straordinariamente complesso e variegato. Verrà posto l’accento sul fatto che nonostante l’impetuosa urbanizzazione dell’ultimo cinquantennio, più dell’85% di questo mosaico territoriale è fatto di aree coltivate, di boschi, pascoli ed aree naturali. I paesaggi rurali sono quindi ancora la matrice dominante del territorio regionale, nonché uno dei motori fondamentali della sua economia e della sua società, sia per la molteplicità di valori e significati loro attribuiti dalle comunità che li abitano, sia perché costituiscono la risorsa di base di una rete di economie basate sulla produzione agroalimentare ed enogastronomica di qualità, sul turismo sostenibile. Di fatto dietro ai grandi paesaggi della Campania ci sono i suoli e le terre, che costituiscono la dimensione nascosta del paesaggio visibile e che determinano la presenza di “molteplici agricolture”. Anzi, a ben rifletterci, la storia dei paesaggi campani è innanzitutto la storia del lavoro di lunga durata, che l’uomo (con incredibile forza e consapevolezza) ha compiuto sui suoli e sulle terre, per creare, a braccetto con la natura, i grandi paesaggi di pianura, collina e montagna: i paesaggi storici della centuriazione, quelli della bonifica, le pendici con i terrazzamenti, tutte opere che costituiscono, nei loro delicati equilibri e funzionamenti, mirabili esempi di progettazione ed ingegneria ecologica.
Per tutti questi motivi, i paesaggi rurali della Campania hanno un ruolo centrale anche nel processo istituzionale per la definizione del Piano paesaggistico regionale e la stessa programmazione rurale regionale si basa su una lettura delle “agricolture” regionali, articolata in ventotto differenti Sistemi del Territorio Rurale (STR).


Nella seconda parte la prof.ssa Antonella Ambrosio, la Dr. Maria Rosaria Falcone e il Dr. Antonello Migliozzi (Dipartimento di Studi Umanistici, Centro Museale delle Scienze Agrarie – MUSA/ Dipartimento di Agraria) tratteranno il tema della fotografia nell’ambito degli studi ambientali e precisamente: la fotografia come fonte documentale utile nell’ambito della metodologia di rilevamento delle componenti del paesaggio. L’argomento sarà sviluppato attraverso un approccio concreto: un progetto di digitalizzazione di fotografie conservate presso l’Archivio Angerio Filangieri (MUSA http://www.centromusa.it/it) e ora online sul portale internazionale Topotheque (http://www.topothek.at/en/). Angerio Filangieri, già ordinario di Pianificazione Agricola ed Organizzazione del Territorio presso la Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli. Tale attività svolta presso il Centro di Specializzazione e Ricerche Economiche-Agrarie per il Mezzogiorno di Portici, ha prodotto nell’arco di 34 anni (dal 1969 al 2003) un archivio focalizzato sui beni storico-artistici e naturali della regione Campania, costituito da più di 75.000 elementi tra fotografie, negativi fotografici, documenti, mappe e libri.
L’inventario Filangieri è in questo senso un’enorme raccolta di documenti storici, che ha come fine il diffondere la consapevolezza del patrimonio alla base dei paesaggi culturali della Campania. Strategica dunque è la sua diffusione non solo tra gli specialisti ma anche tra i privati cittadini che ogni giorno fanno la storia del territorio. Una piattaforma come Topotheque, all’interno di un contesto digitale, strutturato sul web 2.0, mira alla fruibilità massima da parte degli utenti e ad un diretto coinvolgimento di essi nella definizione delle informazioni, nella convinzione che una tangibile conoscenza possa arrestare i processi di erosione e di degrado. Il portale Topotheque nel quale parte dell’archivio è stato rappresentato, dotato di un sistema di archiviazione e georeferenziazione delle fotografie, conserva, potenzia e rende pienamente fruibile ad una comunità scientifica e di non addetti ai lavori il messaggio e le intenzioni del progetto fotografico.
Da ultimo, la prof.ssa Chiara Fontana (Dipartimento di Giurisprudenza) si soffermerà sui contenuti e sui limiti dell’art. 9, co.2 Cost., che pone la tutela di detto bene tra i principi fondamentali dell’ordinamento italiano. Tale opzione normativa, a suo tempo giudicata inopportuna da chi, pur convenendo sulla necessità di garantire alle “bellezze naturali” una protezione adeguata, disapprovava l’inserimento di quest’articolo nel Titolo I della Costituzione, nel tempo, si è, invero,  rivelata “profetica”. Ciò, non solo, perché ha reso manifesta la lungimiranza e la capacità dei Padri costituenti di individuare valori e diritti che solo molti anni dopo hanno rivelato appieno la loro portata; ma, anche, perché ha concorso alla maturazione di una “cultura del valore ambiente” capace di favorire l’impegno delle nuove generazioni verso la creazione di una società “sostenibile”, attraverso l’impiego di strumenti “attivi” di protezione. In siffatto contesto, un ruolo di primo piano è stato, progressivamente, assunto dalle disposizioni normative afferenti la c.d. fiscalità ecologica, ossia dal complesso di norme tributarie adottate allo scopo di coprire i costi dei servizi ambientali; di finanziare la spesa pubblica in materia ambientale; e/o di modificare la condotta dei contribuenti, attraverso l’utilizzo di incentivi e disincentivi tributari. E’, dunque, proprio a queste ultime che occorrerà fare riferimento nell’ottica di verificare i punti di incidenza tra fiscalità e paesaggio, alla luce del più recente disposto normativo, oltre che della giurisprudenza costituzionale consolidatasi in materia.

Materiali e tecniche di lavoro - Durante la lezione si forniranno alcuni esempi di analisi e interpretazione dei paesaggi regionali, con indicazione delle linee guida di cura, manutenzione, gestione sostenibile; nonché alcuni elementi riguardo l’uso delle foto nelle metodologie di indagine (econometriche e sociologiche) per la formulazione di questionari utili per la rilevazione delle preferenze della popolazione negli studi di paesaggio. Saranno illustrate tecniche fotografiche e software utili all’elaborazione delle fotografie terrestri in modo che possano essere utilizzate per una valutazione quantitativa delle risorse presenti e delle dinamiche di un territorio e verrà inoltre messa a disposizione, in inglese, la guida all’utilizzo della piattaforma Topotheque, in cartaceo ed in digitale (formato pdf).

 

 

 

 

 



 
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